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La vera pasta alla Norcina

La vera pasta alla Norcina le tagliatelle alla norcina con ricotta

Dopo aver condotto svariate ricerche (addirittura 24 ore di dibattiti nei social, quindi nulla di universitario!), abbiamo appreso che la ricetta tradizionale della pasta alla norcina si fa, secondo la maggior parte delle persone, con la RICOTTA e salsiccia o guanciale, qui la popolazione si suddivide in maniera abbastanza equilibrata. La salsiccia, secondo alcuni, e il guanciale, secondo gli altri, sono la soluzione giusta per accompagnare una pasta alla norcina con la ricetta tradizionale.

Poi ci sono alcuni che fanno delle piccole varianti, ma ne parleremo dopo. 

La pasta alla norcina: una riflessione sulla storia della ricetta

Alcuni, per esempio, propongono la pasta alla Norcina anche con il sugo di pomodoro… noi diciamo di no.

La pasta alla Norcina esiste in tante versioni, il nome di Norcia è sinonimo di tanti prodotti locali, c’è il formaggio, il tartufo, i legumi… e ovviamente i salumi.

Pensiamo anche che siamo in un territorio di montagna e, un po’ come avviene anche per la pasta alla gricia, gli ingredienti dovevano sposarsi bene con i lavori del posto (agricoltura e soprattutto pastorizia). Non possiamo pensare ad ingredienti facilmente deperibili, dovevano potersi mantenere anche durante la giornata lavorativa per la preparazione “sul campo”.

Gli ingredienti di base della vera pasta

Possiamo pensare ad una pasta fatta a Norcia, dove la “norcineria” è sempre stata di casa, senza un prodotto legato al mondo della norcineria stessa? No, quindi premettiamo che un po’ di ciccia ci deve stare nel condimento della pasta. In questo caso le possibilità sono: salsiccia, guanciale o pancetta. L’ultima è la meno usata.

Scegliendo tra i primi due (salsiccia o guanciale) facciamo attenzione a non mescolare mai gli stessi: o ci si mette la salsiccia o ci si mette il guanciale. Non è un argomento di discussione, chi utilizza la salsiccia non utilizza il guanciale e viceversa.

Oltre al componente di “carne” abbiamo un altro componente che è alquanto discusso: la composizione del “legante”, la crema che va ad unire la pasta. Secondo alcuni partecipanti al sondaggio si utilizza la panna da cucina, secondo la maggior parte dei partecipanti, però si utilizza la ricotta fresca (ovviamente di sola pecora). Ci sono poi alcuni che fanno delle piccole varianti e in questo le anticipiamo subito perché sono abbastanza simili ai due componenti precedenti, si tratta sempre di latticini e sono molto simili alla ricotta inserita da una gran parte dei partecipanti al sondaggio: le alternative proposte utilizzano come legante la ricotta salata o il pecorino fresco (ma grattugiato, quindi non proprio comodo). Con queste due varianti la nostra pasta sarà simile ma con un sapore decisamente più intenso.

L’ultimo tocco finale, secondo una scuola di cucina, consiste nel condire il piatto con il tartufo che da un sapore ancor più locale, altri invece usano come condimento finale la noce moscata che aromatizza la nostra pasta.

Ritornando all’ingrediente principale possiamo dire che non è difficile trovare tra gli ingredienti base anche i funghi, ma poi alcuni osano anche con prosciutto cotto o parmigiano. Queste ultime due proposte le possiamo considerare delle varianti moderne da non catalogare come storiche.

Da questo micro sondaggio la nostra pasta alla norcina è fatta spesso da GUANCIALE E RICOTTA, in altri casi da SALSICCIA E RICOTTA oppure c’è chi usa SALSICCIA E PANNA, mai comunque la panna con il guanciale, non si incontrano mai questi ingredienti.

Le altre persone, come detto, vanno a mescolare altri ingredienti come i funghi, il tartufo, il pecorino e la ricotta salata, ma non rappresentano la ricetta condivisa da tutti.

Concludendo, dopo esserci confrontati con gli addetti ai lavori, possiamo dire che: la ricetta tradizionale della pasta alla norcina, quella fatta “da sempre”, utilizza la ricotta fresca o quando non disponibile la salata o il pecorino grattuggiato.

La versione “ricca” è quella con salsiccia e guanciale o, in base alle disponibilità, la pancetta stagionata, in base alla disponibilità del prodotto in casa.

Nella versione povera si condisce la pasta SOLO con un po’ di ricotta e pepe. 

Nella versione storica quindi diciamo no a: panna, funghi e tartufi.

Andiamo a preparare quindi la nostra Norcina di base o con le vostre gustose alternative.

Segui le indicazioni per fare la PASTA ALLA NORCINA CON LA RICETTA TRADIZIONALE oppure guarda la ricetta della PASTA ALLA NORCINA CON SALSICCIA E PANNA.

Vuoi fare una ricetta con ingredienti più facilmente reperibili in tutti gli alimentari sotto casa? Prova questa ricetta di “norcina moderna” con panna, parmigiano e salsiccia.


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Ti consigliamo di dare uno sguardo a questo sito web per trovare tante materie prime direttamente da Norcia: PRODOTTI DI NORCIA.IT


La Pasta alla Norcina con panna e salsiccia

pasta alla norcina con la panna

La pasta alla Norcina con panna e salsiccia, a Norcia, non è una ricetta unica, è fatta in maniera “diversa” praticamente in ogni ristorante, ogni cuoco ha la sua versione. Qualche ristoratore ti proporrà la “norcina rossa” qualche ristorante la fa solo con il tartufo, alcuni con la ricotta, altri con il guanciale… ma quale è la VERA PASTA ALLA NORCINA? Qui c’è la ricetta tradizionale con ricotta e guanciale, poi ne abbiamo parlato in una pagina dedicata alla città di Norcia. Se invece stai cercando una pasta alla norcina facile da realizzare con ingredienti più facilmente reperibili nel supermercato sotto casa guarda questa ricetta di “norcina moderna” con panna, parmigiano e salsiccia.

Qui in foto potete vedere le fettuccine fatte a mano dell’agriturismo La Tana dei Lupi con il loro classico condimento: ricotta fresca e salsiccia

La Pasta alla Norcina con panna e salsiccia oppure con ricotta e salsiccia

Girando in rete abbiamo trovato un sito web che dall’Australia ha pubblicato una versione davvero gustosa della pasta alla Norcina.

Gli ingredienti della ricetta di GoodFood

  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 cipolla dorata, tagliata a dadini
  • 400 g di salsiccia di suino all’italiana senza budello
  • 125 ml di vino bianco secco
  • 200 ml di panna pura
  • un pizzico generoso di noce moscata appena grattugiata
  • sale marino e pepe nero appena macinato
  • 350 g rigatoni o altra pasta corta* (qui puoi comprare la pasta di Amatrice)
  • pecorino romano grattugiato, per servire (qui puoi comprare il pecorino di Norcia da grattuggiare)

*Per la pasta stessa preferisco una pasta corta come i rigatoni, ma vanno bene anche penne e tortiglioni

La preparazione della pasta alla Norcina con panna e salsiccia

  1. Scaldare l’olio d’oliva in una padella larga a fuoco medio-basso. Cuocere la cipolla con un pizzico di sale finché non si ammorbidisce e comincia appena a colorire (8-10 minuti), mescolando di tanto in tanto.
  2. Alzate il fuoco a medio-alto e aggiungete la carne della salsiccia. Con il dorso di un cucchiaio di legno, spezzettate la carne in piccoli pezzi e cuocetela finché non sarà ben colorata (3-4 minuti). Sfumate la padella con il vino e fate sobbollire per qualche minuto. Quando il liquido si sarà leggermente ridotto, versate la panna e mescolate per amalgamare. Aggiungere la noce moscata, ridurre il fuoco a medio-basso e far sobbollire finché la salsa non si sarà addensata (8-10 minuti). Condire a piacere.
  3. Mentre la salsa cuoce a fuoco lento, cuocere la pasta in una pentola con acqua bollente salata fino a poco prima al dente. Con una schiumarola prelevate la pasta e trasferitela direttamente nella padella con il sugo; mescolare per ricoprire. Aggiungere un mestolo di acqua di cottura della pasta nella padella e alzare la fiamma a medio-alto. Cuocere a fuoco lento per 2-3 minuti o fino a quando la pasta è al dente, aggiungendo altra acqua della pasta, se necessario, per assicurarsi che la salsa non si secchi e rimanga bella e setosa.
  4. Servire con una generosa grattugiata di pecorino.

Extra di stagione: il tartufo

Suggerimento: quando è di stagione, i tartufi freschi vengono rasati sopra questo piatto, ma è ugualmente delizioso senza di essi.

Guarda la versione pubblicata in Australia da cui abbiamo preso ispirazione


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Risotto al Tartufo Nero

Risotto al tartufo nero

Il risotto nasce come piatto povero e trova le sue origini nel nord Italia. Il tartufo era un prodotto a cui i contadini non davano peso fino a 50 anni fa. Ora insieme, il risotto al tartufo nero, è diventato un prodotto di eccellenza e di qualità.

Nonostante le origini povere di questi ingredienti, nel corso degli anni, si è andata a creare una passione e si è andato ad affinare il gusto per il buono della tavola e il risotto è diventato meritatamente parte della tradizione culinaria nazionale. Quando poi si parla di risotto al tartufo si parla di una “leccornia”.

Attenzione, non usare salse tartufate se non vuoi avere un sapore completamente differente dall’originale.

In questo piatto due ingredienti provenienti originariamente da zone diverse d’Italia si incontrano creando un mix che sarà sicuramente apprezzato da chi ama il gusto delicato del tartufo nero.
Il risotto al tartufo nero è un piatto elegante e raffinato, dotato di un profumo e un sapore unico nel suo genere che verrà apprezzato dai palati più esigenti e ricercati.

Ingredienti

  • 320gr di riso
  • 1 scalogno
  • 50gr di parmigiano reggiano
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • Tartufo nero di Norcia
  • 50gr di burro
  • Sale q.b.
  • Pepe nero q.b.

Preparazione

Pulite il tartufo spazzolandolo molto bene, sciacquatelo sotto acqua corrente e asciugatelo subito.
Con un affetta tartufi tagliate delle sottili rondelline di tartufo e tenetele da parte.
Grattugiate il resto del tartufo e mettetelo in un pentolino insieme a 40gr di burro, portate sul fuoco e, a fiamma dolce, fondete il burro, mescolando otterrete una “crema” aromatica che dovrà essere aggiunta al risotto in mantecatura.
Affettate finemente lo scalogno e fatelo rosolare per 2-3 minuti nel restante burro in una casseruola.
Salate, pepate e aggiungete il riso.
Fatelo tostare per 3 minuti a fuoco vivace poi bagnatelo con il vino e fate evaporare.

Bagnate con un paio di mestoli di brodo caldo e cuocete il risotto al dente per 10 minuti esatti, mescolando spesso e aggiungendo via via il brodo in modo che rimanga sempre molto morbido

Spegnete la fiamma, aggiungete il parmigiano e la crema di burro e tartufo preparata in precedenza: mantecate, coprite con il coperchio e fate riposare 5 minuti.
Servite il risotto caldo e morbido decorando ogni piatto con 4 fette di tartufo.

Consigli

Per scoprire come si fa la cava del tartufo nero di Norcia guardate questo video dove troverete, oltre al tartufo, molti altri consigli locali: clicca qui
Se cerchi altri piatti a base di riso e prodotti locali da proporre ai tuoi amici e alla tua famiglia, clicca qui dove troverai numerose ricette


Come fare la frittata al tartufo nero morbida e cremosa

La frittata al tartufo nero di Norcia (qui puoi trovare la versione invernale, il tartufo pregiato) è uno degli abbinamenti migliori per questo prodotto. Per assaporare al massimo questo “fungo” da gustare con tanti abbinamenti ma di sicuro l’uovo ne esalta i sapori.

Ci sono svariati abbinamenti da provare per trarre il maggior gusto dal tartufo nero e i prodotti che lo esaltano di più sono: formaggio e uova.

Ingredienti

(dosi per 1 persona, da moltiplicare per il numero dei commensali)

  • 1 uovo
  • 20 g di tartufo fresco
  • olio extra vergine di oliva
  • 1 cucchiaino raso parmiggiano grattuggiato
  • 1 cucchiaino raso di farina o amido di mais
  • 1 cucchiaino raso di bicarbonato di sodio
  • 1 cucchiaino raso di yogurt o panna acida
  • sale

La preparazione della frittata è qualcosa di estremamente facile (per la sua essenzialità di creazione) ma allo stesso tempo può risultare difficile avere il giusto connubio tra: sapore, cottura e morbidezza.

La “vittoria” è nel realizzare la frittata perfetta: mobida, gustosa, ben cotta ma cremosa.

Il segreto, se così si può dire, è creare una frittata “colma” d’aria. Per farlo occorre prima di tutto grattuggiare il nostro tartufo, riducendolo ad un impasto morbido. Aggiungiamo un filo d’olio extra vergine di oliva al tartufo grattuggiato e nel frattempo prepariamo le uova.

tartufo grattuggiato per frittata al tartufo, fettuccine al tartufo, pasta

In un contenitore separato mescoliamo le uova. Le uova dovranno essere montate per far immagazzinare quanta più aria possibile all’interno dell’impasto.

A questo punto possiamo aggiungere, per mantenere la “struttura” più gonfia anche in fase di cottura, un cucchiaino di farina o di amido di mais e il parmiggiano grattuggiato. Cuocendo l’impasto non “si abbasserà” su se stesso.

Cottura frittata al tartufo

Prepariamo il pentolino per la cottura scospargendo il fondo con un filo d’olio.

La cottura dovrà essere fatta in un pentolino con coperchio abbastanza piccolo in modo che il nostro impasto raggiunga circa 2 cm di altezza.

Un ultimo passaggio, per far genereare un impasto ancora più ricco di aria, consiste nell’usare dei componenti che, chimicamente, producono anidride carbonica: aggiungiamo un cucchiaino di bicarbonato di sodio insieme ad un cucchiaino di yogurt bianco, o di panna acida, e mettiamo istantaneamente in cottura.

Una volta messo il nostro impasto in cottura copriamo e teniamo la fiamma bassa. Se il nostro coperchio è trasparente verifichiamo la crescita della nostra frittata e non appena smette di crescere possiamo considerare la frittata pronta.

Non apriamo il coperchio finché la frittata al tartufo non è pronta e serviamo rigorosamente calda.

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Le fettuccine con il tartufo di Norcia

fettuccine con il tartufo

Ci sono sempre mille versioni su come e dove si dovrebbero mettere tutti gli ingredienti per una buona pasta al tartufo… qui possiamo farti vedere la nostra versione per le fettuccine con il tartufo di Norcia

Per un gusto sopraffino provale con il tartufo nero invernale di Norcia

Gli ingredienti per realizzare le fettuccine con il tartufo estivo di Norcia

  • Pasta all’uovo, meglio la pasta fresca ma va benissimo anche quella secca, purché sia all’uovo: mi raccomando fettuccine, tagliatelle o pappardelle, quello che preferite.
  • circa 90 g a persona se secca, circa 120 g a persona se fresca
  • olio EVO
  • uno specchio di aglio
  • e ovviamente il nostro immancabile tartufo 30 g a persona

lavorazione iniziale del tartufo

Prima di tutto occorre lavare accuratamente il tartufo, potrebbe contenere ancora piccole tracce di terra.
Asciughiamo benissimo il tartufo, occorre portarlo nella nostra preparazione assolutamente asciutto.
Grattugiamolo e facciamo attenzione a non sprecare nulla.

la preparazione dell’olio

Prendiamo il nostro spicchio di aglio e tagliamolo a metà e insaporiamo la nostra padella cospargendola con un filo di olio e utilizzando l’aglio appena tagliato.
A questo punto copriamo l’aglio con un buon quantitativo di olio, portiamolo a riscaldare e non appena vediamo che l’aglio cambia colore, immediatamente, togliamo l’aglio. Avrà aromatizzato correttamente il nostro condimento.

la pasta

A questo punto facciamo freddare l’olio e mettiamo a bollire l’acqua aggiungiamo il sale e subito dopo la pasta.

la parte più importante

Mentre le fettuccine cuociono sversiamo il tartufo grattugiato nel nostro olio (a fuoco spento), ormai a temperatura ambiente.
Non dimentichiamoci di mescolare le fettuccine occasionalmente.

l’ultimo passaggio

A questo punto nella nostra maxi padella (dobbiamo prenderla abbastanza grande) sversiamo le fettuccine dopo averle fatte sgocciolare.

Insaponiamo il tutto lasciandolo cuocere qualche minuto nella padella e permettendo alle fettuccine di assorbire il sapore dall’Olio con il tartufo.

le nostre fettuccine con il tartufo di Norcia

fettuccine con il tartufo

Il risultato è spettacolare ma se aggiungete anche un po’ di tartufo grattugiato sopra il piatto sarà perfetto.

Il tutto è assolutamente da gustare finché è caldo.

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Guarda il video delle fettuccine con il tartufo

oppure guarda il video su Facebook

Se vuoi acquistare il tartufo intero dai uno sguardo a questa pagina


I prodotti agroalimentari tradizionali PAT dell’Abruzzo

Centerba o Cianterba
Liquore a base di gentiana lutea l., Amaro di genziana, Digestivo di genziana
Liquore allo zafferano
Mosto cotto
Ponce, Punce, Punk
Ratafia – Rattafia
Vino cotto – Vin cuott – Vin cott
Annoia
Arrosticini 
Capra alla neretese
Coppa di testa, La Coppa
Guanciale amatriciano
Lonza, Capelomme
Micischia, Vilischia, Vicicchia, Mucischia
Mortadella di Campotosto, Coglioni di mulo
Nnuje teramane
Porchetta abruzzese
Prosciuttello
Salame abruzzese, Salame nostrano, Salame artigianale, Salame tradizionale, Salame tipico
Salame Aquila
Salamelle di fegato al vino cotto
Salsiccia di fegato
Salsiccia di fegato con miele
Salsiccia di maiale sott’olio
Salsicciotto di Pennapiedimonte
Salsicciotto frentano, Salsicciotto, Saiggicciott, Sauccicciott
Soppressata, Salame pressato, Schiacciata, Salame Aquila
Tacchino alla canzanese
Tacchino alla neretese
U Sprusciat di Pizzoferrato
Ventricina teramana
Ventricina vastese, del vastese, Vescica, Ventricina di Guilmi, Muletta
Cacio di vacca bianca, Caciotta di vacca
Caciocavallo abruzzese
Caciofiore aquilano
Caciotta vaccina frentana, Formaggio di vacca, Casce d’vacc
Caprino abruzzese, Formaggi caprini abruzzesi
Formaggi e Ricotta di stazzo
Giuncata vaccina abruzzese, Sprisciocca
Giuncatella abruzzese
Incanestrato di Castel del Monte
Pecorino d’Abruzzo
Pecorino di Atri
Pecorino di Farindola
Pecorino marcetto, Cacio marcetto
Scamorza abruzzese
Olio agrumato, Olio agli agrumi, Agrumolio
Olio extra vergine di oliva delle Valli aquilane
Aglio rosso di Sulmona
Agrumi della costa dei trabocchi
Carciofo del vastese
Castagna roscetta Valle Roveto
Cece
Ciliegie di Raiano e di Giuliano Teatino
Cipolla bianca di Fara Filiorum Petri
Conserve di pomodoro (polpa e pezzetti di pomodoro)
Cotognata e marmellata di mela cotogna
Fagioli a olio
Fagioli a pane
Farro d’Abruzzo
Lenticchie di S. Stefano di Sessanio
Libretto di fichi secchi
Mandorle di Navelli, L’mmall
Marmellata d’uva, Scrucchiata, Sclucchiata
Marrone di Valle Castellana
Mela della Valle del Giovenco
Olive intosso, Olive n’dosse, Olive in salamoia
Patata di montagna del Medio Sangro, Patana muntagnola
Patata turchesa, Turca, Turchesca, Viola
Patate degli altipiani d’Abruzzo
Peperoncino secco piccante, Diavoletto, Diavolicchio, Lazzaretto, Lu Piccant, l’Amaro
Peperone rosso di Altino
Peperone secco dolce, Saracone, Bastardone, Farfullone
Pomodoro a pera
Solina
Tartufi d’Abruzzo
Tondino del Tavo, Fagiolo di Loreto Aprutino
Uva di Tollo e Ortona
Bocconotti di Castel Frentano
Cagionetti, Calgionetti, Caggiunitt’, Caggionetti
Cicerchiata
Confetto di Sulmona
Croccante di mandorle, Croccante di natale
Cumbriziun’, Le Sbattute
Fiadone dolce
Fiadone salato
La Svivitella
Lingue di suocera
Maccheroni alla chitarra
Maccheroni alla molinara, alla mugnaia
Maccheroni con le ceppe
Ndurciullune
Pagnotte da forno di Sant’agata
Pane Cappelli 
Pane casareccio aquilano
Pane con le patate
Pane di Solina, Pagnotte di Solina
Pane nobile di Guardiagrele
Parrozzo
Pasticci di Rapino
Pepatelli
Pizza con le sfrigole, Zuffricul
Pizza di crema e ricotta
Pizza di Pasqua
Pizza di ricotta
Pizza dolce tradizionale
Pizza rustica dolce
Pizza rustica salata
Pizza scime, Pizza scive, Pizza ascima, Pizza azzima
Pizzelle
Ravioli dolci di ricotta
Rimpizza
Sagne a pezze, Tacconelle
Sassi d’Abruzzo, Mandorle atterrate
Scrippelle, Scrippelle teramane
Serpentone, lu Serpentone
Sfogliatella di Lama, Sfuiatell
Sgaiozzi
Sise delle monache di Guardiagrele, Tre monti
Spumini
Supposte, i Pensieri del poeta, Banane, Celli di prevete
Torcinelli, Turcinil
Torrone di Guardiagrele
Torrone tenero al cioccolato aquilano Nurzia
Torrone tenero al cioccolato di Sulmona
Uccelletti, Lì Cellit, Celli pieni
Zeppole di S. Giuseppe
Il Coatto, Lu Cuatte
La Coratella d’agnello
La fracchiata
La Tjella, Ciabbotta
Le Corde de chiochie
Le “Virtu'” teramane
Mazzarelle alla teramana
Ndocca ‘ndocca
Ngrecciata
Pallotte cace e ove
Pasta fatta in casa al ragù di papera
Pecora alla callara, Pecora alla cottora, Pecora al caldaro
Pizz’e e ffo’je
Sagne a pezze e cicerchie
Taijarille fasciule e coteche
Trippa alla pennese
Trippa teramana
Scapece
Lattacciolo, Latteruolo, Latteruola
Miele d’Abruzzo, millefiori, sulla, lupinelle, girasole, santoreggia, acacia
Ricotta ovina di Arischia, Ricotta co le ficore
Ricotta stagionata di pecora, Ricotta salata abruzzese

I prodotti agroalimentari tradizionali PAT della Toscana

Alkermes, Alkermes di Firenze
Amaro clementi elixir di Fivizzano, Amaro di Fivizzano, China Clementi di Fivizzano
Aspretto di more
Biadina
China Massagli
Elisir di china di Pieve Fosciana
Gemma d’abeto
Vermouth di vino bianco
Agnello del Parco di Migliarino-San Rossore
Agnello di razza appenninica
Agnello di razza massese
Agnello di Zeri, Agnello zerasco
Ammazzafegato 
Barbina, Guanciale
Bardiccio
Biroldo della Garfagnana
Biroldo delle Apuane
Biroldo di Lucca, Biroldo della Versilia
Biscotto di salsiccia di Sorano
Boccone al fungo porcino di Coreglia, Salamino al fungo, Bocconcino
Bonzola
Budelluzzo di Grosseto, Busicchio
Buristo, Mallegato pisano, Mallegato livornese, Sanguinaccio, Burischio
Capocollo tipico senese, Finocchiata
Capretto delle Apuane
Carne di cavallo di Comano, Carne di puledro di Comano
Carne di mucca pisana del Parco di Migliarino-San rossore, mucco pisano
Carne di razza Calvana
Carne di razza maremmana
Carne salata, Carne nel bigoncio
Costolaccio
Fasciata, Pancetta arrotolata
Fegatelli sott’olio (o sotto strutto) toscani
Fegatello di maiale macinato pisano
Filetto della Lunigiana
Gallina livornese, Pollo italiano, Leghorn
Gallina Mugellese, Gallina mugginese
Guanciale, Gota
Lardo vergine di maiale
Lombo senese, Lombo, Lonzino, Arista stagionata
Lonzino, Lombo di maiale salato
Manzo di Pozza della Garfagnana, Carne garfagnina, Carpaccio garfagnino
Mezzone, Bastardo
Mocetta carrarina
Mortadella della Lunigiana, Mondiola della Garfagnana 
Mortadella delle Apuane
Mortadella di maiale di Camaiore, Sbriciolona
Mortadella nostrale di Cardoso
Nodino di Montopoli
Pancetta apuana
Pancetta e rigatino toscani, Ventresca, Legatino
Pollo del Valdarno, Valdarnese bianca o Valdarno bianca
Porchetta di Monte San Savino
Prosciutto bazzone della Garfagnana e della Valle del Serchio, Bazzone, Prosciutto nostrato, Prosciutto contadino
Prosciutto del Casentino
Prosciutto di Sorano
Rigatino arrotolato finocchiato
Roventino, Migliaccio
Salame al vino
Salame chianino
Salame chiantigiano
Salame di cinghiale
Salame di maiale e pecora
Salame prosciuttato di Ghivizzano
Salame toscano
Salsiccia con cotenne
Salsiccia con patate
Salsiccia di cinghiale 
Salsiccia di cinghiale sott’olio
Salsiccia di Montignoso, Bocconcini di prosciutto di Montignoso
Salsiccia toscana, Sarciccia
Sanbudello, Ammazzafegato aretino
Soppressata di cinghiale
Soppressata di sangue
Soppressata toscana, Capofreddo, Capaccia, Soprassata
Spalla chiantigiana
Spalla cotta di Filattiera, Spalla cotta della Lunigiana
Spalla di maiale pisana
Spalla di Sorano 
Spuma di gota di maiale di San Miniato
Tarese Valdarno
Testa in cassetta, Sopressata
Tizzone di Giustagnana 
Tonno del Chianti, Finto tonno toscano
Trippa e Lampredotto
Vergazzata, Pancetta stesa
Zampone chiantigiano
Zia di Maremma 
Agresto di San Miniato, Aceto d’agresto sanminiatese
Sugo di Scottiglia alla pescinaia, Scottiglia di Pescina
Caciotta della Lunigiana, Formaggio bovino della Lunigiana
Caciotta di pecora
Caciotta dolce, Vacchino dolce
Caciotta stagionata, Mucchino, Vacchino
Formaggi caprini della Maremma, Caprini freschi o aromatizzati
Formaggi di latte di capra dell’Isola di Capraia
Formaggio caprino dell’Alto Mugello
Formaggio caprino delle Apuane
Il Fossa del Greppo, Pecorino di Fossa del Greppo, Formaggio pecorino di Fossa del
Greppo 
Il grande vecchio di Montefollonico
Marzolino di Lucardo, Pecorino di Lucardo
Pastorella del cerreto di Sorano
Pecorino a crosta fiorita, Pecorino buccia di rospo
Pecorino a latte crudo abbucciato
Pecorino a latte crudo della Montagna Pistoiese, Pecorino di Pistoia
Pecorino a latte crudo della Provincia di Siena
Pecorino alle erbe aromatiche, Pecorino fresco verde
Pecorino del Casentino
Pecorino del Parco di Migliarino-San Rossore
Pecorino della Costa Apuana, Pecorino massese
Pecorino della Garfagnana e delle Colline Lucchesi, Pecorino baccellone
Pecorino della Lunigiana
Pecorino delle cantine di Roccalbegna
Pecorino delle Colline senesi
Pecorino di Pienza stagionato in barriques
Pecorino stagionato in foglie di noce
Pratolina, Formaggio caprino
Raviggiolo di latte vaccino del Mugello, Raviggiolo del Mugello, Ravaggiolo
Raviggiolo di pecora pistoiese, Ravaggiolo, Raveggiolo
Raviggiolo di pecora senese, Ravaggiolo, Raveggiolo
Ricotta di pecora grossettana
Ricotta di pecora massese
Ricotta di pecora pistoiese
Stracchino, Crescenza
Olio di madremignola
Olio di olivastra scarlinese
Olio di olivo quercetano, Olio di quercetana
Aglio massese
Aglio rosso maremmano
Aglione della Valdichiana
Arancio massese
Asparago d’argenteuil toscano, Asparago nostrale
Barba massese, Barba di prete, Scorza nera
Basilico gigante, Basilico a foglia di lattuga
Bietola a coste sottili
Carciofini sott’olio
Carciofo del litorale livornese
Carciofo di Chiusure
Carciofo di Pian di Rocca
Carciofo di San Miniato, Carciofo sanminiatese, Mamma sanminiatese
Carciofo empolese
Cardo della Val di Cornia, Gobbo della Val di Cornia
Cardo massese, Cardone o gobbo
Castagna d’Antona, Carpinese, Carrarese
Castagna mondigiana del Pratomagno, Mondistollo
Castagna perella del Pratomagno
Castagna pistolesa, Bianchina
Castagne (fresche) della Toscana
Cavolfiore fiorentino tardivo, Cavolfiore con il cappuccio, con il cartoccio o incartocciato
Cavolfiore precoce toscano, Cavolfiore fiorentino col cartoccio precoce
Cavolo nero riccio di Toscana
Cavolo riccio nero di Lucca, Braschetta
Cece di Grosseto
Cece piccolo del Valdarno, Cece piccino del Chianti, Cece nostrale piccolo, Cece piccino, Cece nostrale
Ciliegia di Lari 
Cipolla di Bassone
Cipolla di Certaldo
Cipolla di Ripola
Cipolla di Terceretoli
Cipolla di Treschietto, Cigola
Cipolla lucchese
Cipolla massese
Cipolla rossa toscana
Cipolla savonese, Cipolla “sagonese”
Cipolla vernina, Cipolla bastarda
Cocomero della Val di Cornia
Cocomero gigante, Gigante di Fontarronco, Cocomero della Val di Chiana
Confettura di purnelle fiaschette
Dormiente della montagna pistoiese, dormiglione, marzuolo
Fagiola garfagnina, Fagiola casciana
Fagiola schiacciona
Fagiolo aquila, Fagiolo lupinaro, Fagiolo lupinajno
Fagiolo borlotto di Maremma
Fagiolo borlotto nano di Sorano
Fagiolo borlotto nostrale toscano
Fagiolo burro toscano
Fagiolo cannellino, Fagiolo cannellino del S. Ginese-Compitese e Sant’Alessio
Fagiolo cannellino di Sorano
Fagiolo Cappone
Fagiolo ciavattone di Sorano, Fagiolo burro di Sorano, Piattella di Grosseto
Fagiolo coco nano, Fagiolo cocco
Fagiolo dall’occhio del Valdarno, Fagiolo gentile, Fagiolo
cornetto, Fagiolo dell’occhio, Fagiolo dall’occhio nano, Dolico, Fagiuolini, Cornetti, Tegoline, Fagiolo all’olio (Maremma)
Fagiolo della montagna, Fagiolo bastardone, della nodola, dell’Amiata
Fagiolo di Bigliolo
Fagiolo di Zeri, Fagiolo con il grembiule “fasgiulain  dau scuside”, Fagioline dette
“fasgiulina”
Fagiolo diecimino, Fagiolo scritto rampicante
Fagiolo fico di Gallicano
Fagiolo giallorino della Garfagnana, Fagiolo giallorino, Fagiolo nano da sgusciare
Fagiolo malato, Malatino, Fagiolo verdone, Fagiolo giallino, Fagiolo di S. Giuseppe
Fagiolo Marconi a seme nero, Fagiolo seme nero
Fagiolo mascherino
Fagiolo massese
Fagiolo pievarino
Fagiolo romano, Fagiolo romanello
Fagiolo rosso di Lucca, Fagiolo rosso lucchese
Fagiolo schiaccione
Fagiolo scritto della Garfagnana
Fagiolo scritto di Lucca
Fagiolo serpente toscano, Stringa
Fagiolo stortino di Lucca, Anellino giallo di Lucca
Fagiolo stringa di Lucca, Fagiolo serpente
Fagiolo turco di Castello
Fagiolo zolfino
Farina di castagne carpinese
Farina di castagne dell’Amiata
Farina di castagne d’Antona, Farina dolce
Farina di castagne del Pratomagno, Farina dolce
Farina di castagne di Prato
Farina di castagne pistoiese
Farina di neccio di Villa Basilica, Farina dolce, Farina di castagne
Fava lunga delle cascine, Fava delle cascine
Fichi di Carmignano
Fichi sott’olio livornesi
Fico dottato, Ottato
Fico San Piero, Corbo
Fico verdino
Frutti del sottobosco delle montagne pistoiesi
Funghi porcini toscani, Giugnolo, Settembrino, Biancarello, Montagnolo, Porcino del freddo, Moreccio o porcino nero, Estatino
Funghi sotto sale della costa Apuana
Grano marzolo del Melo
Grano saraceno, Fagopiro, Grano nero
Granoturco bianco massese, Mais bianco
Granturco formenton ottofile della Garfagnana, Formentone maggese, Granturco da polenta garfagnino
Granturco nano di Luco, Granturco nano di Grezzano
Lattuga quattro stagioni, Lattuga vinata
Limone massese
Lupino dolce di Grosseto
Mais quarantino
Mais rustico per polenta aretino
Marmellate e confetture della Toscana
Marroni della Toscana
Mascina di Montepulciano, Moscina di Montepulciano Susina di Montepulciano o Scoscia monaca di Montepulciano
Mela binotto
Mela Carla aretina, Finalina, Mela di Finale
Mela casciana, Rosetta, Rosina
Mela casolana
Mela Francesca aretina, Aretina
Mela “muso di bue”, Mela “muso de be”
Mela nesta, Decio
Mela panaia, Flagellata
Mela roggiola
Mela rosa del Casentino, Mela di montagna-mela del Casentino
Mela rotella della Lunigiana, Pomo rodello
Mela rugginosa della Valdichiana, Mela golden, Mela deliziosa gialla
Mela stayman aretina, Mela stayman red o nieplyng
Melanzana violetta fiorentina, Fiorentina
Melograno di Firenze
Melone della Val di Cornia
Mirtillo nero della montagna pistoiese, Piuro
Noce aretina
Olive in salamoia
Paonazzi sott’olio, Lardaioli rossi
Pastinocello, Pastinello, Pastinaccino, Gallinaccio
Patata bianca del Melo
Patata di Regnano
Patata di Santa Maria a Monte, La tosca
Patata di Zeri, Patate “rosse, bianche, zale” di Zeri
Patata rossa di Cetica, Patata rossa del Pratomagno, Patata rossa del Casentino
Pera coscia aretina
Pera coscia di Firenze
Pera del curato toscana
Pera gentile, Gentile d’estate, Gentile bianca, Pera zuccherina
Pera picciola
Pera rusè
Pesca cotogna del Poggio
Pesca cotogna di Rosano, Cotogna
Pesca cotogna toscana
Pesca diga
Pesca Elberta, Pesca Alberta, Pesca Lamberta
Pesca limone, Cotogna tardiva
Pesca maglia rosa
Pesca Michelini
Pesca mora di Moriano Dolfi, Pesca mora di Dolfo
Pesca passerina, Pesca ubriaca
Pesca regina di Londa, Regina d’autunno, Tardiva di Londa
Pesca trionfo rosso, Trionfo, Trionfo peloso
Peschetti di Candia, Peschetti di vigna, peschetti settembrini
Piattella pisana, Fagiolo di San michele
Pinolo del Parco di Migliarino-San Rossore
Pisello a mezzafrasca aretino, Pisello quarantino
Pisello a tutta frasca aretino
Pisello mugellano, Baccellone, Nostrale del Mugello
Pomodorino da inverno da appendere, Pomodoro pendolino
Pomodoro canestrino di Lucca
Pomodoro ciliegino toscano
Pomodoro costoluto fiorentino, Pomodoro rosso da conserva
Pomodoro cuore di bue, Bovaiolo
Pomodoro fragola di Albiano Minucciano, Pomodoro fragola
Pomodoro grinzoso sanminiatese, Pomodoro di San Miniato
Pomodoro marmande
Pomodoro pallino, Pomodoro da serbo
Pomodoro pendentino
Pomodoro pisanello, Pomodoro pizza
Pomodoro quarantino, Pomodoro antico nostrale
Pomodoro stella, Pomodoro pesciatino o del Morianese
Radicchia di Lucca
Rapino di Bergiola Foscalino
Rapo del Valdarno
Riso della Maremma
Scalogno nostrale toscano
Sedano nostrale, Costolino o sedano di Montevarchi o sedano Marconi
Spinacio tipico della Val di Cornia
Susina Amoscina nera di San Miniato, Susina Moscia o Moscina
Tabacco kentucky della Val Tiberina Toscana, Tabacco scuro toscano
Tartufo bianchetto della Toscana, Tartufo marzuolo
Tartufo bianco della Toscana
Tartufo nero pregiato della Toscana
Tartufo nero uncinato della Toscana
Tartufo scorzone della Toscana, Tartufo d’estate della Toscana
Uva colombana di Peccioli
Zafferano aretino
Zafferano delle Colline Fiorentine, Zima di Firenze
Zafferano purissimo di Maremma
Zucca da semi toscana, Zucca da maiali
Zucca lardaia
Zucchina lunga fiorentina, Zucchino fiorentino rigato bianco, Zucchina bianca del Valdarno
Zucchina mora pisana
Zucchina sarzanese, Zucchina alberello di Sarzana
Zucchina tonda fiorentina, Zucca tonda da ogni modo, Zucchine da far ripiene, Zucchino tondo, Zucchina tonda fiorentina, Zucchina tonda chiara toscana, Zucchino tondo di Firenze, Zucchetta nana quarantina, Zucchina nana cespitosa
Amaretti di Carmignano, Amaretti di’ Fochi
Amaretto Santacrocenese
Anacino, Stinco di morto, Biscotti agli anaci, Biscotti lessi
Befanini, Befanotti
Berlingozzo
Biscotti di Prato, Cantuccini di Prato
Biscotto col riccio
Biscotto con l’unto, Civitellino, Bucunto
Biscotto di mezz’agosto
Biscotto salato di Roccalbegna, Biscotto lessato, Biscotto della sposa, Cornetto
Bozza pratese, Pane di Prato
Brecciotto di Roccalbegna
Brigidino di Lamporecchio
Brutti boni di Prato
Brutto buono ai pinoli, Kinzica
Buccellato di Lucca
Cantucci di San Miniato, Cantuccini di San Miniato, Biscotti di San Miniato 
Carscenta della Lunigiana, Crescenta
Castagnaccio toscano, Migliaccio, Migliaccio dolce, Baldino (aretino), Toppone o pattona (nel livornese), Ghiriglio (alcune zone della campagna fiorentina, Ghirighio (nel pratese)
Cavallucci di Siena, Morsetti
Cecina, Calda calda, Farinata, Cinque e cinque
Cenci, Stracci, Frappole
Ciaccia di Pasqua 
Ciaccino
Cialde di Montecatini
Cialdino dei tufi
Ciaramito di Castell’Azzara
Cioccolato artigianale toscano
Ciorchiello di Casette, Ciambella, Ciorchiedo
Confetti di Pistoia, Confetti a riccio
Corolli incesi
Corona di San Bartolomeo
Crisciolette di Cascio
Croccolato di Siena
Cucchiaroli, Succiaroli, Anseri, Orecchioni
Focaccette di Aulla
Focaccia  bastarda di Pitigliano
Focaccia con i friccioli, Ciaccia con i friccioli
Focaccia di nonno Pilade
Focaccia di Pasqua salata di Pitigliano
Focaccia leva di Gallicano
Focaccia seravezzina
Frate lucchese, Bombolone lucchese, Ciambella lucchese
Gnudi, Ravioli nudi, Strangolapreti, Strozzapreti, Gnocchi del casentino
Lasagne bastarde della Lunigiana, Lasagne matte
Maccheroni della Garfagnana  
Mandorlata di Montalcino
Mangia e bei
Marocca di Casola
Marzapane
Migliaccia di Pitigliano, Ciaffagone di Manciano
Migliaccio senese
Mignecci di formentone di Gallicano
Miniatensi
Neccio toscano, Bollento, Gaccio, Cian
Pan dei Santi, Pan dei morti, Pan co’ Santi
Pan di ramerino, “Pandisdramerino” in Maremma, “Ramerino all’olio” nell’aretino
Pane di Altopascio
Pane di Montegemoli
Pane di patate della Garfagnana
Pane di Po, Signano e Agnino
Pane di Pomarance 
Pane di Pontremoli, Focaccia pontremolese
Pane di Regnano
Pane di Vinca
Pane marocco di Montignoso, Pane marocco, Pane merocco
Panficato dell’Isola del Giglio
Panforte, Panforte di Massa Marittima
Panforte glacé al cioccolato, Torta del Corsini, Panforte di Pistoia
Panigaccio di Podenzana
Panina, Pan giallo, Panina aretina
Panini di granturco
Pasimata, Passimata
Pattona di Comano, Pattona Comanina
Pesche di Prato
Pici, Pinci
Pupporina
Quaresimali
Ricciarelli, Ricciarelli di Pomarace, Ricciarelli di Massa Marittima, 
Ricciolina
Rustici di Montalcino
Salviato di Villa Basilica
Sassi della Calvana
Scarsella orbetellana
Schiacce grossetane, Schiacciate, Ciacce, Focacce
Schiaccia alla campigliese
Schiaccia briaca dell’Elba
Schiaccia pasquale con uccellini di San Piero
Schiaccia pizzicata di Montiano
Schiacciata alla fiorentina
Schiacciata con l’uva
Schiacciata di Nonna Rina
Sfratto 
Spongata della Lunigiana
Sportella
Taglioli di Castell’Azzara, Melatelli
Tartufi dolci della Calvana
Testarolo della Lunigiana
Topi di Castell’Azzara
Torsetto con la bolla di Pitigliano
Torta co’ bischeri
Torta cybea di Massa
Torta d’erbe della Lunigiana
Torta di farro della Garfagnana, Torta di farro
Torta di frutta secca
Torta di marroni di Marradi, “La Torta”
Torta di riso di Massa e Carrara
Torta di riso lunigianese
Torta di verdure, Torta coi becchi lucchese
Torta mantovana
Torta salata di Villa Basilica
Tortelli alla lastra di Corezzo
Tortello del melo, Raviolo
Tortello di patate
Tortello dolce di Pitigliano
Tortello maremmano con spinaci
Tozzetto di Pitigliano
Zuccherini del Mugello, Zuccherini al Paiolo
Zuccherino di Maremma
Zuccherino di Vernio
Zuccotto massese
Anguilla scavecciata, Anguilla marinata
Anguilla sfumata
Bottarga di cefalo di Orbetello, Bottarga di muggine
Femminelle di Orbetello o Burano
Fiche maschie a stocchetto
Filetto di cefalo di Orbetello
Palamita
Trota Fario Appenninica del Casentino, Trota reale
Trota iridea
Trota marinata di Gallicano
Miele di acacia toscano
Miele di castagno toscano
Miele di melata di abete toscano, Manna d’abete
Miele di spiaggia del Parco di Migliarino-San Rossore, Miele di spiaggia del litorale
pisano
Miele millefiori toscano
Mieli di particolari essenze floreali
Nettare di Capraia, Miele di Capraia
Pappa reale
Pappa reale in cellette
Polline
Propoli toscana

Strangozzi del Priore con trota, tartufo e porcini

Strangozzi con trota, tartufo e porcini

Una ricetta tipica di Norcia, un piatto di strangozzi che unisce il sapore della montagna (con funghi e tartufi), al sapore del fiume. Proprio in questo territorio c’è il fiume Nera che è perfetto per le trote.

Uniamo quindi il sapore delicato del piatto a base di pesce con il gusto robusto del tartufo e il sapore dei funghi porcini dei Monti Sibillini.

DIFFICOLTA’

facile

TEMPI

40 minuti

INGREDIENTI

  • strangozzi umbri
  • funghi porcini
  • tartufo nero
  • trota salmonata
  • olio extra vergine di oliva
  • sale
  • pepe
  • aglio
  • vino bianco per sfumare
  • pomodoro pelato

PREPARAZIONE

Tagliare la trota a pezzetti e farla cuocere in olio caldo con uno spicchio di aglio. Far sfumare un po’ di vino bianco. Aggiungere un pomodoro pelato tagliato a dadini e i funghi porcini. Salare e pepare. A fuoco far saltare gli strangozzi ed aggiungere un po’ di tartufo grattugiato.

Il tartufo grattuggiato è perfetto quando è fresco, ma se non è il periodo adatto può andar bene anche un po’ di tartufo in barattolo. Acquista il Tartufo di Norcia qui.

Non va assolutamente aggiunto del formaggio sopra, non è un piatto di pasta al pomodoro! Il sapore del tartufo e dei porcini è già esaltato dal gusto delicato della trota del Nera! Volete gustare questo piatto in un ristorante? Vi consigliamo La Trattoria dei Priori! Provatela e taggateci nella vostra foto su Intagram @RicettaOnLine


Tortelli alla moda di Norcia con panna, salsiccia e tartufo nero

Oggi vi descriviamo un piatto speciale, ricco e gustoso, realizzato con panna, salsiccia e tartufo, un piatto originale delle tradizione di Norcia, dove (come sempre) la qualità della materia prima è IMPORTANTISSIMA.

Scopri come realizzare un ottimo piatto, gustoso e ricco di sapore. Si consiglia di utilizzare pasta fresca e tartufo fresco, ma si può realizzare anche con il tartufo intero in barattolo, se utilizzate una salsa consigliamo di verificare il gusto della stessa.

DIFFICOLTA’

Facile

TEMPI

30 minuti

INGREDIENTI

  • tortellini
  • panna
  • salsiccia
  • tartufo nero (condito con olio, aglio, sale e pepe)
  • 1/2 tuorlo d’uovo a porzione
  • olio extra vergine di oliva
  • sale
  • pepe
tartufo e salsiccia da Norcia

PREPARAZIONE

In una padella far cuocere la salsiccia con un filo d’olio.

Aggiungere la panna, poi spegnere il fuoco e mescolare alla salsa, una volta freddata, l’uovo e il tartufo. Salare e pepare.

Cuocere i tortellini in abbondante acqua salata, colare e far saltare nella padella della salsa fatta con panna, salsiccia e tartufi. Servire caldo.

Il sapore del tartufo e viene esaltato dalla crema fatta con la panna, salsiccia e tartufo. Vuoi gustare questo piatto in un ristorante? Vi consigliamo La Trattoria dei Priori! Provatela e taggateci nella vostra foto su Intagram @RicettaOnLine


Scaloppine al tartufo

carne tartufo

Le scaloppine al tartufo nero di Norcia sono un piatto semplice da preparare e grazie al tartufo nero avranno un sapore delicato che conquisterà i vostri ospiti.

Ingredienti

  • 20gr di burro al tartufo
  • 3 cucchiai di farina
  • 8 scaloppine di Vitello
  • Marsala
  • Brodo q.b.
  • Tartufo nero di Norcia tagliato a fettine
  • Sale q.b.

Preparazione

Per preparare delle ottime scaloppine al tartufo nero iniziamo battendo leggermente la carne ed eliminando le eventuali parti grasse. Infariniamo abbondantemente le scaloppine, facendo in modo che la farina aderisca alla carne.
Facciamo sciogliere il burro in una padella, quindi rosoliamo le scaloppine a fuoco vivace.
Quando le scaloppine saranno rosolate, bagniamo il tutto con il marsala e lasciamo evaporare.
Ora aggiungiamo 100gr di brodo di carne e continuiamo la cottura. Grazie alla farina, si formerà un denso e appetitoso sughetto.
Ora aggiungiamo le fettine di tartufo, lasciando scaldare e amalgamare al resto degli ingredienti a fuoco lento.
Impiattate in piatti riscaldati e servite.

Consigli

Per realizzare questa ricetta, avrete bisogno di un ottimo tartufo nero di Norcia, il quale può essere acquistato nel link qui sotto insieme a dell’ottimo vino per accompagnare la pietanza:
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Dopo aver mangiato un ottimo secondo di carne al tartufo nero, non c’è niente di meglio che mangiare degli ottimi dolci, e cliccando in questo link troverete numerose idee per realizzare degli ottimi dolci.